
I Servizi per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia dell’Azienda Pedemontana Sociale consistono in un ampio spettro di interventi finalizzati alla prevenzione, al sostegno, alla promozione delle risorse e, laddove ciò si dovesse rendere necessario, ad azioni di tutela. Tali interventi sono tutti strettamente correlati: ne consegue che la loro descrizione comporta necessariamente l’esposizione dell’assetto complessivo dei diversi ambiti (servizi per l’infanzia, servizi per l’adolescenza, servizi per la famiglia) che operano in stretta sinergia.
L’attività di prevenzione, sostegno e promozione delle risorse, oltre a corrispondere ad una delle principali responsabilità deontologiche del Servizio Sociale, viene costantemente incentivata grazie alle iniziative del Centro per le famiglie distrettuale, gestito dall’Azienda Pedemontana Sociale.
Il Centro per le famiglie offre servizi dedicati alle famiglie, che spaziano da quelli pensati per i genitori con figli neonati fino a quelli dedicati ai nuclei più maturi, che si trovano alle prese con l’adolescenza.
In particolare, l’attività di questo Servizio viene disciplinata dalle Linee guida per i C.p.F. approvate con DGR-Emilia Romagna n. 391/2015. Il C.p.F distrettuale è sito in Via Vittorio Emanuele II n. 36 a Sala Baganza ed è un Servizio gratuito rivolto a tutti i cittadini e a tutte le cittadine che risiedono nei Comuni del Distretto Sud Est della Provincia di Parma.
Come già accennato più sopra, il C.p.F. nasce per promuovere e sostenere il benessere delle famiglie che stanno vivendo o progettando la dimensione di genitorialità. Fa parte di una rete di interventi che, con diverse modalità, sono orientati alla promozione della genitorialità, al fine di sostenerla nelle diverse fasi evolutive (creazione della coppia, nascita e crescita dei figli) e di accompagnarla nei momenti di transizione e nelle fasi critiche (provenienza da altri territori o da altri paesi, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, conflittualità di coppia e separazione, crisi nella gestione della genitorialità, ecc.) con un approccio mirato ad affiancare le risorse delle persone e delle famiglie e a prendersi cura delle relazioni e dei legami che si sviluppano nel contesto familiare e comunitario.
In tale prospettiva, il C.p.F. si rivolge prioritariamente ai genitori con figli di minore età; essi rappresentano i primi beneficiari delle azioni del C.p.F che, attraverso le azioni di informazione, promozione e supporto alle figure genitoriali, mira a promuovere il benessere dei genitori, dei bambini e degli adolescenti del territorio, a favorire il protagonismo delle famiglie, quale motore di inclusione sociale e solidarietà nella comunità. Il C.p.F è chiamato a svolgere interventi di prevenzione anche laddove vi sia un aumento del rischio di fragilità dei genitori e del nucleo familiare. Si pensi ad esempio alla numerosa presenza di famiglie immigrate straniere con figli nati in Italia oppure arrivati in età pre-scolare, per le quali è opportuno promuovere azioni di cittadinanza attiva tra “pari”, riconoscere i processi di ibridazione culturale anche per accompagnare i percorsi identitari dei ragazzi.
Nel lavoro di promozione culturale della famiglia come risorsa, di attivazione di reti territoriali, di sostegno alla genitorialità, il C.p.F opera con modalità di rete, integrandosi con gli operatori degli altri servizi che intervengono su tali fasce di popolazione (insegnanti, educatori, operatori dei servizi sociali, sanitari e socio-sanitari, avvocati, ecc) e le organizzazioni del territorio che a vario titolo operano in favore delle famiglie (associazioni, reti di famiglie, ecc.).
In tale prospettiva assume la valenza di target l’intera comunità locale, intesa come singoli cittadini, famiglie, pluralità di organizzazioni formali e informali che abitano il territorio, poiché agiscono promuovendo la partecipazione attiva della famiglia nel proprio contesto territoriale, favorendo i processi di inclusione, integrazione e coesione.
TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
a) Attività di informazione alle famiglie;
b) Counseling genitoriale, di coppia ed educativo;
c) Mediazione familiare ed attivazione di Gruppi di parola;
d) Consulenza legale in diritto di famiglia;
e) Realizzazione, sostegno e monitoraggio dell’affido familiare e dell’affiancamento familiare (per i cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense);
f) Funzioni in tema di adozione nazionale e internazionale (per i cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense);
g) Interventi di sostegno alla neo-genitorialità;
h) Spazio Neutro;
i) Attuazioni di percorsi di gruppo rivolti a target specifici di genitori (ad es. genitori di adolescenti, genitori fragili, donne straniere, ecc.);
j) Percorsi laboratoriali per bambini e ragazzi;
PRESTAZIONI ED INTERVENTI
Attività di informazione alle famiglie: il servizio assicura alle famiglie un accesso rapido e facilitante a tutte le principali informazioni utili per la vita quotidiana ed alla conoscenza delle opportunità che offre il territorio. Tale funzione viene assicurata in modo diretto nelle ore di apertura al pubblico, attraverso l’accoglienza e l’orientamento dei nuclei che si rivolgono direttamente al C.p.F., ma anche indirettamente attraverso un lavoro di rete e di sinergie con i principali interlocutori del territorio (Servizi educativi, Servizi per l’infanzia, Scuole, Consultori famigliari, Soggetti del Terzo Settore, ecc). Il costante lavoro di mappatura e di conoscenza delle risorse del territorio costituisce l’attività prioritaria al fine di poter rispondere in modo adeguato alle richieste di orientamento dei cittadini e di avviare un lavoro di tessitura di relazioni e collaborazioni con le varie realtà territoriali. L’attività informativa si realizza anche attraverso l’utilizzo di canali e strumenti che permettano la più ampia diffusione possibile, quali: strumenti informatici e web (sito internet, social network ecc) e la produzione di materiale promozionale mirato (depliant, locandine ecc).
Counseling genitoriale, di coppia ed educativo: La consulenza genitoriale offre sostegno e ascolto ai genitori che vivono una preoccupazione legata alla crescita dei propri figli o attraversano un periodo di difficoltà nelle relazioni educative. La consulenza ha l’obiettivo di accompagnare i genitori a riscoprirsi risorsa competente ed efficace, trovando nuove risposte all’essere genitore. La consulenza di coppia è uno spazio che affianca le coppie che stanno sperimentando difficoltà nella relazione attraverso un percorso di riflessione e di rielaborazione delle loro problematiche. La consulenza educativa è uno spazio di consulenza rivolto agli insegnanti in collaborazione con le Scuole e i Servizi Educativi. I percorsi di counseling educativo possono essere attivati a partire da richieste specifiche del corpo docente (gestione di casi, difficoltà nella relazione scuola famiglia, situazioni di disagio nel gruppo classe ecc.).
Mediazione familiare ed attivazione di Gruppi di parola: è uno spazio rivolto ai genitori coinvolti in una storia di separazione o di divorzio, affinché possano continuare in prima persona a essere protagonisti responsabili e consapevoli della crescita e dello sviluppo dei propri figli; pur essendo un intervento prevalentemente rivolto alla coppia, offre anche la possibilità di colloqui e consulenze individuali per i singoli genitori. Il Gruppo di Parola è un intervento breve che ha lo scopo di accompagnare i ragazzi e le loro famiglie durante la riorganizzazione della vita quotidiana a seguito della separazione o del divorzio. Esso rappresenta un luogo di scambio e di sostegno tra pari, che consente di: esprimere sentimenti, paure, dubbi e speranze attraverso la parola, il disegno, la scrittura e il gioco di ruolo; avere delle informazioni e porre delle domande; scoprire nuovi modi di dialogare con i genitori e per affrontare la riorganizzazione familiare.
Consulenza legale in diritto di famiglia: Consulenza legale sul diritto di famiglia: il percorso di consulenza legale, condotto da un avvocato civilista, prevede un numero limitato di incontri, attraverso i quali i genitori, soli o in coppia, possono approfondire norme e diritti che regolano la vita familiare e avere le necessarie informazioni sulle problematiche giuridiche più frequenti (congedi parentali, adozione e affidamento, separazione e divorzio, ecc.).
Realizzazione, sostegno e monitoraggio dell’affido familiare e dell’affiancamento familiare (per i cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense): Relativamente all’affido: svolgimento del percorso di prima informazione, invio della famiglia al corso informativo/formativo, approfondimento e valutazione delle disponibilità della famiglia, eventuale successivo abbinamento e accompagnamento dell’affidamento familiare, conduzione del gruppo di incontro a sostegno dell’esperienza affidataria, a cadenza mensile. Inoltre gli operatori dell’Equipe affido collaborano alla conduzione del corso formativo e informativo rivolto ai nuclei familiari interessati all’affido familiare. Relativamente all’affiancamento familiare, che prevede un patto educativo di reciprocità tra famiglie supportato da un tutor volontario, gli operatori del Centro per le Famiglie si occupano di: organizzare momenti di promozione del progetto, definire l’abbinamento dell’affiancamento familiare e l’accompagnamento del percorso, condurre il gruppo di famiglie affiancanti e il gruppo di supervisione dei tutor.
Funzioni in tema di adozione nazionale e internazionale (per i cinque Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense): prime informazioni sull’adozione nazionale ed internazionale, sulle relative procedure; Preparazione ed accompagnamento degli aspiranti genitori adottivi attraverso la partecipazione e l’organizzazione di corsi informativi-formativi e mediante lo svolgimento di un percorso di istruttoria ed elaborazione della relazione psico-sociale inviata al Tribunale per i Minorenni; Verifiche ed accompagnamento post adozione.
Interventi di sostegno alla neo-genitorialità: Nell’ambito delle importanti reti di collaborazione avviate dal CPF rientra il progetto Famiglie al Centro. Si tratta di una linea di interventi a favore della neo genitorialità, costruiti in sinergia con l’Azienda Usl. Questo progetto si pone l’obiettivo di offrire una risposta “di gruppo” ai bisogni e alle necessità delle famiglie per gli evidenti effetti di prevenzione e di promozione del benessere correlati a questo tipo di approccio.
Spazio Neutro: il servizio di Spazio Neutro ha lo scopo di garantire al minore (allontanato dalla propria famiglia nei casi di affido etero familiare o di accoglienza presso una Comunità, o allontanato dal genitore non affidatario nei casi di separazione conflittuale) il mantenimento dei rapporti con i genitori in una situazione protetta. L’obiettivo principale dell’incontro protetto in Spazio Neutro è quello di garantire, allo stesso tempo, la tutela del minore e un adeguato sostegno alla genitorialità. Ospitare tali incontri in spazi accoglienti, opportunamente attrezzati e organizzati, contribuisce a favorire il mantenimento delle relazioni tra i bambini e i componenti della propria famiglia.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio viene gestito direttamente dall’Azienda per il tramite del personale dipendente facente capo all’Area Minori e Famiglie: Responsabile di Area, Coordinatrice del C.p.F., Assistenti Sociali, ed Educatrice. Oltre a tale personale tecnico è prevista il supporto da parte degli Uffici amministrativi aziendali oltre che l’affidamento di appositi incarichi a personale consulente specializzato. È inoltre prevista una forte componente di integrazione con i Servizi sanitari di competenza dell’Azienda U.S.L. – Distretto Sud Est (ad es. Equipe Affido-Adozione, Progettazioni integrate in area Adolescenza e in area Neo-genitorialità, ecc.). Infine per gli interventi educativi correlati alle progettazioni di competenza, è previsto il coinvolgimento di Educatori tramite il Gestore dei servizi educativi individuato dall’Azienda.
Oltre alle attività di prevenzione, sostegno, e affiancamento/sviluppo delle risorse personali, familiari e comunitarie più sopra descritto, i servizi per la famiglia e per l’infanzia e l’adolescenza comprendono anche le più generali azioni di competenza del Servizio Sociale professionale.
Si tratta di prestazioni ed interventi di natura socio- assistenziale erogati in favore di nuclei familiari in cui siano presenti minori in età compresa fra 0 e 18 anni e dove siano presenti disagi conseguenti a problematiche relazionali, sociali, economiche o di disabilità, nonché situazioni di potenziale o effettivo pregiudizio; detti interventi sono attuati attraverso progettazioni individualizzate definite a cura dell’Assistente Sociale referente per territorio, in accordo con il Responsabile Area Minori e Famiglie dell’Azienda.
Le forme di aiuto, erogate secondo un progetto individualizzato, consistono in supporti e sostegni alla famiglia e al singolo, in agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, in erogazione di contributi economici, in agevolazioni nell’accesso a centri educativi extra scolastici convenzionati, oltre che nella collaborazione con l’Azienda Usl e i diversi organi istituzionali che si occupano di minori e di sostegno alla famiglia.
TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
a) interventi e progettazioni individualizzate;
b) programmazioni ad elevata integrazione socio-sanitaria, in particolare a favore dei cosiddetti “casi complessi” (identificati ex D.G.R. 1102/2014), condivise con i Servizi Sanitari: Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Centro di Salute Mentale, Servizio Tossicodipendenze;
c) interventi di promozione dell’agio mediante l’inserimento di minori (in condizioni di fragilità) in percorsi di sostegno pomeridiano extrascolastico, sulla base di progetti di sostegno individualizzati;
d) interventi di collocamento etero familiare di minori in stato di necessità, secondo le previsioni della L. 184/1983 e ss.mm.ii. oltre che dell’art. 403 cc;
e) interventi a favore di Minori stranieri non accompagnati secondo le previsioni della L. 47/2017;
f) svolgimento dell’incarico di Tutore a favore di minori in stato di necessità, su nomina da parte del Giudice tutelare; per i casi in cui risultasse necessario, si prevede anche la promozione di ricorso per la nomina di un Amministratore di sostegno (od eventualmente di un Tutore) al compimento della maggiore età;
g) regolamentazione del diritto di visita e relazione tra minorenni e genitori intestatari di provvedimenti giudiziari di limitazione della loro responsabilità genitoriale oppure nei casi di separazione giudiziale per cui l’Autorità Giudiziaria disponga la regolamentazione degli incontri (anche in forma protetta): il servizio viene gestito con la collaborazione del Centro per le Famiglie distrettuale;
h) coordinamento con le Autorità Giudiziarie minorili (Tribunale Ordinario, Tribunale per i Minorenni, Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario, Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, Ufficio del Giudice Tutelare, Corte d’Appello, etc.) per i procedimenti intestati a minorenni (o ai loro genitori) per i quali sia previsto e/o richiesto l’intervento del Servizio Sociale;
i) attività di prevenzione e promozione del benessere giovanile, in rete con il Centro per le famiglie distrettuale e con i servizi programmati dall’Osservatorio permanente per le politiche giovanili dell’Unione Pedemontana Parmense.
PRESTAZIONI ED INTERVENTI
a) Interventi e progettazioni individualizzate in favore di minori e delle loro famiglie:
Sostegno a minori a rischio di emarginazione e/o di devianza e alle loro famiglie: formulazione di interventi progettuali individualizzati, realizzati dall’Assistente Sociale referente per territorio di concerto con il Responsabile Area Minori e Famiglie, i quali potranno comprendere:
- forme di collaborazione con le Istituzioni Scolastiche ed il Terzo Settore;
- la realizzazione di accompagnamenti educativi specifici, sia a domicilio sia in contesti aggregativi;
- l’attivazione ed il coordinamento della Rete dei servizi preposti al fine di individuare degli idonei percorsi formativi e di alternanza scuola-lavoro a favore dei minori, da monitorare e verificare mediante puntuale coordinamento collaborazione con gli Istituti scolastici di riferimento e con gli Enti di formazione professionale;
- l’invio ai servizi sanitari per il supporto specialistico.
b) Interventi a favore di minori vittime di reato: formulazione di interventi progettuali individualizzati, realizzati dall’Assistente Sociale referente per territorio di concerto con il Responsabile Area Minori e Famiglie, i quali potranno riferirsi a:
- progetti di sostegno e riparazione, anche in collaborazione con i servizi sanitari e di salute mentale;
- progetti di protezione;
- progetti di protezione sociale ai sensi delle leggi 66/96 e 286/98.
c) Interventi di protezione a favore di minori in situazioni di pregiudizio sia a carattere immediato, avvalendosi delle facoltà di cui all’articolo 403 c.c., sia su mandato dell’Autorità Giudiziaria, a tutela di minori i cui diritti od interessi non siano adeguatamente garantiti dagli esercenti la potestà genitoriale o in assenza degli stessi.
d) Interventi di valutazione e di sostegno alle funzioni genitoriali anche su mandato dell’Autorità giudiziaria, quando sia necessario valutare il maggiore interesse del minore in caso di grave conflitto fra gli esercenti la potestà, sia in sede di convivenza sia in regime di separazione dei coniugi; ovvero quando l’esercizio o il mancato esercizio delle funzioni genitoriali provochi un grave rischio o un danno al minore.
e) Interventi di tutela rivolti ai minori stranieri non accompagnati, ai sensi della Legge 47/2017.
f) Interventi a favore di minori appartenenti a nuclei familiari in cui la donna avvii un percorso di uscita da condizioni di maltrattamento e violenza di genere: il sostegno sarà rivolto sia ai minori che alla donna/madre.
b) Interventi di promozione del benessere giovanile, grazie agli interventi ed alle azioni programmate dall’Osservatorio permanente per le politiche giovanili dell’Unione Pedemontana Parmense ed operando in rete con i progetti attuati dal Centro per le famiglie distrettuale.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio viene gestito direttamente dall’Azienda per il tramite del personale dipendente facente capo all’Area Minori e Famiglie: Responsabile di Area, Assistenti Sociali, Educatrice ed Operatori con funzioni educative. Gli Assistenti Sociali dell’Ente sono in possesso del Diploma di laurea in Servizio Sociale ed iscritti all’Albo della relativa categoria professionale. I servizi educativi (Interventi domiciliari, interventi presso le Scuole-a favore dei minori certificati ex L. 104/1992 e interventi con finalità socio-aggregativa) vengono realizzati tramite l’affidamento a Soggetti gestori, sino ad oggi individuati tramite gara d’appalto in Cooperative del Terzo Settore.